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giovedì 14 maggio 2020

Viaggio nel Lazio..... al tempo della Pandemia


Viviamo oggi un periodo che ci impedisce di muoverci con la naturale libertà che ci ha sempre contraddistinto causa il persistere del Covid 19.
L'Associazione Open Hands vuole dare un piccolo contributo culturale raccontando ciò che di bello hanno i borghi, castelli, paesi della nostra Regione al di fuori del raccordo anulare.
Settimanalmente racconteremo brevemente le ricchezze culturali e della tradizione dei Comuni, Parchi e di tutto ciò che ha di bello il Lazio.
Buon viaggio...............

Bassano Romano

Il Borgo medioevale eppoi rinascimentale di Bassano Romano, feudo appartenuto agli Anguillara di Ceri fino alla metà del XIV° secolo, vede il suo sviluppo quando alla fine del XVI° la famiglia Giustiniani, acquista l'intero territorio.


Inizia così per il piccolo centro del viterbese un periodo di grande sfarzo, architettonico pittorico ed economico, basta pensare a Palazzo Giustiniani che, tra il 1600 e il 1610. vede una sostanziale ristrutturazione ad opera del Marchese Vincenzo Giustiniani.
L' importante residenza, nasce dalla trasformazione della primitiva fortificazione medievale in un palatium, poi pian piano viene impreziosita da ricche opere di Francesco Albani e del Domenichino, entrambi allievi di Denijs Calvaert e compagni di apprendistato di Guido Reni.
La maestosa dimora comprende anche il vasto parco con annessa casina di caccia detta La Rocca.
Infine sotto la guida, del mecenate ed illuminato Marchese, viene edificata la Chiesa di San Vincenzo Martire.
Anche da un punto di vista economico Bassano Romano vive un periodo florido, effettivamente, le attività, legate all'agricoltura hanno un grande impulso e vivacità portando beneficio alla popolazione del borgo che si tramutavano in grandi feste che si tenevano nella piazza del paese.
Tutt'oggi, infatti, nel mese di luglio si tiene, uno spaccato di vita seicentesca con i Mercatini del '600, giornate di festa-mercato ambientata nel XVII°, che dimostra come il feudo fosse ricco sia da un punto di vista culturale che quello economico.
Un particolarità il comune è stato anche il set per alcune scene del film di Alberto Sordi “L'Avaro”.


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