OPEN HANDS

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mercoledì 22 gennaio 2020

Corso d'Italiano per Stranieri, Immigrati e Rifugiati


L’Associazione Open Hands ha attivato la nuova edizione del corso di lingua italiana per stranieri, migranti e rifugiati, con l’obiettivo generale di fornire un’offerta didattica esaustiva, a partire da una conoscenza di base della lingua italiana (livello A1 e A2), per procedere poi all’ulteriore perfezionamento verso i livelli medio (B1 e B2) e avanzato ( C1 e C2).
Nel dettaglio operativo, il corso è principalmente strutturato come percorso di preparazione e formazione dei partecipanti per sostenere i test di lingua italiana collegati all’ottenimento del permesso di soggiorno di lunga percorrenza (livello A2) e della cittadinanza italiana (per cui è richiesto un attestato di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1).
Per il finanziamento delle spese necessarie allo svolgimento del corso (materiale didattico, dispense e fotocopie, cancelleria, etc..), a ciascun partecipante è richiesto il pagamento di una quota di 40 euro, comprensive dell’iscrizione annuale all’associazione Open Hands.
Gli spazi utilizzati per l’erogazione del corso (da svolgersi presso la sede di Open Hands in via Tito Quinzio Penno, 23) permettono la costituzione di classi di studenti non superiori alle 10 unità. Tenuto conto della disponibilità degli insegnanti, tutti volontari, il corso si comporrà di due lezioni settimanali ( mercoledì dalle ore 18 alle ore 20 e sabato dalle 15 e 30 alle 17 e 30 ), per la durata di circa tre mesi, dal 29 gennaio 2020 al 18 aprile 2020.
L’approccio all’insegnamento deve mantenere in maniera costante l’attenzione all’insieme delle problematiche degli utenti: l’apprendimento dell’italiano viene sviluppato quale elemento essenziale del processo di integrazione e insieme strumento di sostegno a fini di orientamento, di informazione su uffici e istituzioni, di conoscenza e agevolazione circa le procedure di regolarizzazione (con particolare attenzione ai richiedenti asilo), ma anche di supporto alla più generale socializzazione dei singoli, all’utilizzo dei servizi cittadini, alla ricerca delle opportunità di lavoro, delle soluzioni abitative ecc.


Manutenzione del Museo di Vie e Storie. Stato dell’arte.

Riceviamo e pubblichiamo dagli Amici del                            Parco dei Monti Lucretili.


Nel 2008 il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili ha ricevuto in Comodato d'uso gratuito dal Comune di Vicovaro i locali dell'ex chiesa di S. Maria per l’allestimento del Museo demo-etno-antropologico MUVIS. L'inaugurazione della struttura museale è avvenuta il 28 maggio 2015.
Nel mese di dicembre 2017 l’Ente Parco ha finanziato alcuni necessari lavori per l’adeguamento dell’impianto di riscaldamento.
Nel corso delle attività della struttura museale sono state riscontrate alcune criticità che hanno reso  difficile la  corretta fruizione del servizio che, si ricorda,  è un luogo in cui sono raccolti e conservati solo beni immateriali e quindi a completa gestione virtuale.
Tali criticità, in un primo momento, sono state  affrontate dal Parco con interventi di natura tecnica/informatica effettuati da personale dipendente dell’Ente stesso.
Tuttavia per i progressivi e necessari aggiornamenti, in aggiunta a quanto già precedentemente realizzato, si è reso necessario un ulteriore stanziamento da parte dell’Ente Parco per l’adeguamento del sistema hardware e software tramite intervento esterno. Pertanto nel novembre 2019 sono stati affidati lavori di manutenzione del sistema audiovisivo.
Dal 20 gennaio 2020 l’Ente, con ulteriore stanziamento, sta affrontando la risoluzione dei problemi legati alla indispensabile manutenzione dell’impianto elettrico funzionale alla rete museale.

venerdì 17 gennaio 2020

Agenda 2030

Nel settembre 2015, 193 Paesi membri dell’ONU, sottoscrissero ’Agenda 2030’ per lo Sviluppo Sostenibile. Un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Questo perché le generazioni future devono ereditare un pianeta sano e vivibile.
L’agenda aggrega 17 punti cardini, “Sustainable Development Goals, SDGs”, un programma che rappresenta obiettivi comuni, quindi, che riguardano tutti.
La fame, la lotta alla povertà e favorire uno sviluppo sostenibile dell’ecosistema terrestre sono alcuni dei punti che devono essere affrontati.
Dicevamo 17 i punti cardini vediamo quali sono:

  1. Sradicare la povertà in tutte le sue forme e ovunque nel mondo;
  2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare l’alimentazione e promuovere l’agricoltura sostenibile;
  3. Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età;
  4. Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti;
  5. Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze;
  6. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti;
  7. Garantire l’accesso all’energia a prezzo accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti;
  8. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena occupazione e il lavoro dignitoso per tutti;
  9. Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione;
  10. Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi;
  11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili;
  12. Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili;
  13. Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze;
  14. Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine;
  15. Proteggere, ripristinare e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire in modo sostenibile le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e invertire il degrado dei suoli e fermare la perdita di biodiversità;
  16. Promuovere società pacifiche e inclusive orientate allo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia e costruire istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a tutti i livelli
  17. Rafforzare le modalità di attuazione e rilanciare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile

L’ambizione di portare avanti questi obiettivi è grande e tutti i Paesi sono chiamati a contribuire, poiché il pianeta è uno per tutti! Senza più distinzioni e concorrenza tra Paesi sviluppati e quelli emergenti o in via di sviluppo, anche se evidentemente le esigenze possono essere diverse. Quello che però avvicina tutti i percorsi dei singoli Stati è la definizione di un proprio disegno di sviluppo sostenibile che permetta di giungere agli SDGs nell'ambito di un processo coordinato dall’Onu.
L’attuazione dell’Agenda richiede inoltre un energico coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese del settore privato, al settore pubblico, dalla società civile, dalle università e centri di ricerca agli operatori dell’informazione e della cultura.