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mercoledì 31 marzo 2021

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE di Paolo Cenciarelli e Andrea Morichini

 L’Assegno unico per i figli è legge: l’aiuto per le famiglie, attivo dal 1° luglio 2021, ha ricevuto l’approvazione del Senato con 227 sì, nessun no e 4 astenuti. Il provvedimento aveva ricevuto il voto favorevole della Camera già l’estate scorsa.L’assegno unico, previsto nella Legge di Bilancio, sarà riconosciuto alle famiglie per ciascun figlio fino a 21 anni ed a partire dal settimo mese di gravidanza della madre, ed il suo importo, determinato in base all’ISEE, si comporrà di una quota fissa e una variabile con maggiorazioni per un importo totale fino a 250 euro.

L'assegno unico avrà quindi un valore massimo di 250 euro ma sono previsti aumenti se si hanno più figli o in caso di figli disabili.Dalla maggiore età può essere dato direttamente ai ragazzi "per favorirne l'autonomia", se il figlio è iscritto all’università, a un altro corso di formazione oppure svolge un lavoro a basso reddito.

Secondo i dati ISTAT, l’assegno unico per i figli 2021 dovrebbe riguardare 12,5 milioni di bambini e ragazzi ( di cui 10 milioni sono minori) mentre le famiglie che riceveranno il nuovo sostegno saranno circa 11 milioni.

Come è composto l’assegno unico, a chi è rivolto e quali sono i requisiti necessari?


Previsto sia come assegno od anche sotto forma di credito d’imposta, è riconosciuto per ciascun figlio - dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni - e consiste in una quota mensile composta da una parte universale e una parte variabile, oltre a delle maggiorazioni dal terzo figlio e se presenti figli disabili.L’assegno unico per i figli, determinato principalmente dall’ISEE, sostituisce l’ANF e le relative detrazioni IRPEF (il cui riferimento è invece il reddito familiare).

E’ diretto ai genitori lavoratori dipendenti, anche autonomi, liberi professionisti e incapienti, a cui è richiesto come requisito di essere residenti in Italia e di avere la cittadinanza italiana, di uno Stato membro UE o di altro Paese non UE con regolare permesso di soggiorno.

Anche i figli maggiorenni disoccupati o in cerca di lavoro rientrano nell’assegno unico e universale

L’assegno unico per i figli under 21 prevede come abbiamo anticipato, una quota diretta per i maggiorenni sempre nel rispetto di determinati requisiti, ovvero che siano iscritti o impegnati:

  • all’università;

  • a un corso professionale.

  • tirocinio;

  • servizio civile universale;

  • lavoro con reddito basso (non è stato definito un tetto massimo).

Vediamo nel dettaglio, sulla base delle prime informazioni in materia, quali sono gli importi dell’assegno unico per i figli che arriverà fino alla cifra massima di 250 euro;

  • una quota fissa dai 50 ai 100 euro;

  • uno quota variabile che tiene conto dell’ISEE e che si annulla con cifre che superano i 50mila o 60mila euro;

Sono poi previste delle maggiorazioni:

  • del 20% a partire dal terzo figlio

  • del 30% o anche al 50% per figli disabili.

L’importo dell’assegno unico per i figli under 21 avrebbe così a un importo mensile di 200 o anche 250 euro per ciascun figlio per le famiglie con reddito medio-basso.Questa cifra, se confrontata con quanto percepisce una famiglia attualmente tra ANF e relative detrazioni fiscali, sembra abbastanza soddisfacente.

Nonostante tutte le assicurazioni del mondo politico, il timore dei potenziali percettori del futuro assegno è invece di perdere delle risorse, a fronte dei venti miliardi stanziati che non basterebbero a coprire tutta la platea degli aventi diritto.A sostegno della legge, il governo ha destinato ulteriori 800 milioni al fine di non far perdere neanche un centesimo alle famiglie.

Fondamentali saranno i prossimi 90 giorni a disposizione del governo per promuovere i relativi decreti attuativi della nuova misura, al fine di fornire un vero sostegno alle famiglie e dare finalmente una svolta alle politiche sul welfare e sul family act.