OPEN HANDS

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venerdì 11 aprile 2014

PETIZIONE PER CHIUDERE I CENTRI DI IDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE.

La tenacia di chi da tempo lotta e si impegna in prima persona per la chiusura dei centri di identificazione e di espulsione merita il rispetto ed il sostegno di tutti coloro che continuano a credere che l’Italia debba essere uno Stato di Diritto, dove quindi il diritto di cittadinanza sia innanzitutto una garanzia universale ed inclusiva per tutti coloro che si trovano a calcare il territorio italiano, e non un privilegio che si conserva solo per i “nativi”.
Negli ultimi anni, da parte di governanti che hanno speculato cinicamente sul naturale bisogno di sicurezza dei cittadini italiani, è stata data una risposta inefficace se non controproducente nei risultati  ma soprattutto antidemocratica e inumana nella sostanza, sdoganando il concetto di “segregazione preventiva” dei migranti ai fini della sicurezza e del tentativo inutile di controllare in questo modo il fenomeno inarrestabile delle migrazioni dai paesi più poveri ( di lavoro, di occasioni, di democrazia, di pace, etc..) verso l’Europa.
L’istituzione dei centri di identificazione ed espulsione, di cui sempre più si riconosce l’illegittimità giuridica in quanto si concretizza in una pena detentiva in assenza di reato oggettivo ( se non quello artificioso e infondato di “clandestinità”), ha rappresentato una macchia indelebile nel sentimento democratico che permea la nostra Costituzione.
La lotta per la chiusura di questi “campi di concentramento”, per quanto lunga e difficile, rappresenta una gara contro il tempo perché per ogni giorno in cui si discute, si manifesta, si protesta, continua contemporaneamente il calvario di chi, rinchiuso nei CIE, sopravvive, resiste e sopporta la privazione della propria libertà personale.
Questi centri, ribadiamolo, sono non solo campi di concentramento alla luce del sole, ma rappresentano uno scandalo umanitario e democratico, da eliminare al più presto. 
Anche per questo, Open Hands sostiene la petizione per la chiusura dei CIE e invita tutti i suoi sostenitori a fare altrettanto.
www.change.org/it/petizioni/ministro-dell-interno-abolizione-dei-cie-in-quattro-mosse

PETIZIONE "RIPARTE IL FUTURO" : PER LA TRASPARENZA DI CHI CI GOVERNA

C'è una cosa che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi può fare da subito per la trasparenza di cui il nostro Paese ha bisogno: pubblicare immediatamente, sul sito di Palazzo Chigi, il curriculum vitae e la situazione patrimoniale e reddituale del premier e di ministri, viceministri e sottosegretari.

La legge prevede che tali informazioni debbano essere rese pubbliche entro 3 mesi dalla nomina. Per valutare competenze e potenziali conflitti d'interessi di chi guida il Paese, i cittadini hanno però diritto a essere informati e a verificare fin da subito alcune informazioni indispensabili a valutarne la storia professionale, gli incarichi ricoperti, la situazione patrimoniale e reddituale.

Uno degli ultimi atti licenziati dal presidente Monti è stato proprio quel decreto 33/13 che ha imposto per legge a tutti gli enti pubblici massima trasparenza sul loro funzionamento, le loro spese, il personale impiegato. Regole che valgono anche per chi ricopre incarichi politici ed elettivi a carattere locale o nazionale. Ora il premier Renzi ha la possibilità di dimostrare che bruciare le tappe vuol dire arrivare primi anche in materia di trasparenza.

Open Hands sposa convintamente la petizione promossa da Libera e Gruppo Abele per chiedere la pubblicazione immediata dei cv e della situazione patrimoniale e reddituale di tutti i membri dell'esecutivo Renzi.

CAMPAGNA MISERIA LADRA -INVITO ALLA PRIMA RIUNIONE DELLE ASSOCIAZIONI ADERENTI

Ad oggi sono state circa 600 le adesioni raccolte ( tra cui quella di Open Hands), già sessanta iniziative in altrettanti territori, molte altre ancora in agenda per i prossimi mesi. Allo stesso tempo la campagna ha consentito di costruire in molti luoghi reti e alleanze con associazioni del volontariato laico e cattolico, cooperative, movimenti e singoli cittadini. Con diverse realtà sociali in alcune città sono state avviate interlocuzioni con le istituzioni locali sulla base di ordini del giorno e delibere che traducono in azioni concrete alcune delle 10 proposte su cui la campagna Miseria Ladra ha impostato i suoi obiettivi. La povertà è oggi il principale problema del nostro Paese, arrivando a coinvolgere un italiano su tre. I primi dati sul 2013 del rapporto Istat ed i dati Eurostat indicano una situazione addirittura peggiorata rispetto al 2012. In assenza di politiche economiche diverse rispetto a quelle attualmente in campo e di un approccio culturale che rimetta al centro i diritti, il contrasto alla povertà non sarà mai davvero efficace e la crisi seguiterà a colpire ceti popolari e medi, sempre più risucchiati verso il basso. In questo contesto, in un paese così diseguale, fragile, impoverito e con una coesione sociale frammentata le mafie sono le prime ad avvantaggiarsi. L'impegno contro le mafie e la corruzione dipende soprattutto dalla nostra capacità di promuovere giustizia sociale mettendo in campo riflessioni, analisi, azioni, pratiche e proposte capaci di contrastare la povertà. C’è bisogno di dare più forza a questa prospettiva, restituendo parola e dignità a quanti sono rimasti indietro, rafforzando le relazioni e le reti impegnate sulle politiche sociali e sul welfare. Abbiamo bisogno di realizzare un campo comune, che va costruito sui diritti, l'inclusione, la cooperazione, la solidarietà, la giustizia sociale e soprattutto sulla partecipazione ed il protagonismo di tutti e tutte. E’ in programma un incontro a Roma il 12 aprile presso la sede di Binario 95, via Marsala 95 presso la Stazione Termini., dalle 12:00 alle 17:00, per una prima riunione tra tutte le realtà che hanno aderito a Miseria Ladra. Sarà occasione per confrontarsi sulla drammatica situazione sociale che sta vivendo il nostro Paese, condividendo informazioni e prospettive; per fare il punto sulla relazione tra politiche economiche europee, crisi del welfare e aumento della povertà; per verificare le azioni di contrasto alla povertà che si sono rivelate più efficaci nei  territori e valutare i primi risultati della campagna Miseria Ladra; per valutare la realizzazione di un'iniziativa pubblica unitaria per maggio, prima delle elezioni europee ed amministrative, così da incidere sul fronte politico istituzionale. Noi di Open Hands interverremo all’incontro, offrendo, nei limiti delle nostre possibilità, la nostra collaborazione allo sforzo comune, mettendo all’attenzione dei partecipanti il nostro progetto del Last Minute con i generi alimentari delle mense scolastiche del territorio del VII Municipio in favore della mensa della Comunità di Sant’Egidio sita su via Tuscolana (progetto purtroppo ad oggi congelato a causa delle inerzie dell’amministrazione municipale).