OPEN HANDS

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domenica 6 marzo 2011

26 marzo 2011

Open Hands
Associazione socio-culturale
Open Hands nasce dalla scelta di cinque cittadini di costituire un'associazione impegnata a rendere migliore la condizione sociale, culturale, civica ed etica dei suoi soci e della collettività, fornendo il proprio contributo anche in collaborazione con le istituzioni e le organizzazioni  della società civile per gestire al meglio la “cosa pubblica”, espressione  intesa nel suo complesso,  dai beni materiali al patrimonio morale della nostra società;
 La ragione d'essere della nostra associazione è legata indissolubilmente non solo al successo e all’efficacia
delle specifiche attività di cui si farà carico, ma anche della sua capacità di estendere l'impegno dei suoi
soci ed i suoi progetti alla partecipazione sempre più larga della cittadinanza ; gli interessi generali e collettivi, che sono l'anima delle attività dei soci,  non potrebbero avere miglior esito se queste attività diventassero competenza delle Istituzioni, le quali devono occuparsi principalmente, se non esclusivamente,dell’interesse generale

RELAZIONE PROGETTO
              “ UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE PER LE GIOVANI MADRI”

Scopo del Progetto
 Il progetto si prefigge di operare in seno alle attività di assistenza alle famiglie, nello specifico alle giovani  madri presenti nel Municipio Roma XX e nel quadrante territoriale Roma Nord,  in particolar modo a quelle che hanno la necessità di fruire di servizi dell’area sociale e socio sanitaria, per fornir loro, attraverso la realizzazione di una giornata-convegno aperta alla cittadinanza,  le nozioni che sono alla base di una corretta igiene ed educazione alimentare, per una corretta preparazione e conservazione dei cibi e sui vari sistemi di cottura. Il progetto e’ quindi volto alla prevenzione della malnutrizione ed agli eventuali disturbi e/o patologie ad essa correlati, sia dei neonati che delle loro madri.
I principali argomenti trattati vertono alla formazione di una corretta educazione alimentare per le giovani madri destinatarie del progetto, relativamente all’aspetto igienico e alla corretta preparazione e conservazione dei cibi oltre che alla capacità di comprendere le indicazioni contenute nell’etichettatura dei prodotti alimentari, nonché a fornire importanti informazioni in merito alla pratica dell’allattamento al seno dei neonati.

Attività e soggetti interessati
L’iniziativa si svolgerà il 26 marzo p.v.,nel corso di una giornata, nel territorio del Municipio Roma XX, con il supporto di personale specializzato nel campo della nutrizione, della pediatria e della psicologia, presso il centro di fisioterapia “ Cassia Physio Center” sito in via Valle della Storta 23/a.
Le attività del progetto prevedono, innanzitutto,  la pubblicizzazione dell’evento sul territorio attraverso la distribuzione di volantini informativi e l’affissione di locandine precedentemente alla data del convegno. In sede della giornata dell’iniziativa, il contributo del personale esperto invitato al convegno si svilupperà in una esposizione generale dei rispettivi temi di competenza trattati nel progetto e successivamente in una partecipazione al dibattito aperto agli interventi degli astanti.
 Inoltre, il progetto prevede la distribuzione ai partecipanti di materiale informativo relativo agli argomenti del convegno, materiale che riassuma, in modo facilmente consultabile e comprensibile ai partecipanti, le nozioni, i temi e le informazioni esposte nel convegno. Gli operatori di Open Hands si occuperanno dell’organizzazione e gestione della giornata-convegno oltre che della redazione, stampa e distribuzione di tutto il materiale informativo relativo al progetto.

Implicazioni educative e attività formative
Le attività di informazione per una corretta alimentazione, comprese in questo progetto con particolare attenzione alle giovani madri, si pongono alla base per ulteriori produttivi sviluppi in merito alla formazione di una più estesa cultura civica dell’alimentazione che favorisca la prevenzione da patologie relative alla malnutrizione, che riduca lo spreco delle risorse e tenda alla sostenibilità alimentare e dei consumi in genere, rispetto sia alla salute dell’individuo sia al territorio e alle strutture di produzione e distribuzione dei generi alimentari. Estendere il progetto in questione, anche in diverse forme di erogazione e contenuti di diversa specificità, agli istituti scolastici, ai centri anziani e ad altri luoghi di attività sociale può rappresentare il successivo passo per una maggiore diffusione di una corretta cultura alimentare e quindi di una maggiore prevenzione contro disturbi o patologie legate alla cattiva alimentazione.


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