Si
deve al senatore statunitense Gaylord Nelson la promozione della
Giornata della Terra che coinvolge ogni anno fino a un miliardo di
persone in ben 192 paesi del mondo.
Nata
il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione
delle risorse naturali della Terra e divenuta nel corso degli anni un
vero è proprio appuntamento per tutti gli abitanti del pianeta, per
riflettere sulla necessità di salvaguardarla, conservarla in modo da
lasciarla alle generazioni future più bella e vivibile di come
l'abbiamo ereditata noi.
Oggi
sarà un'edizione in linea con le misure che, in tutto il mondo, i
governi hanno stabilito per contenere il contagio da Covid-19,
infatti gli organizzatori hanno pensato ad una maratona multimediale:
"una sorta di Villaggio Per la Terra digitale dove ci
incontreremo tutti".
Tutti
i maggiori network italiani hanno creato un palinsesto dedicato a
questo evento, perché è importante sensibilizzare la coscienza di
tutti i cittadini e governanti oltreché promuovere la conoscenza
delle problematiche legate allo sfruttamento indiscriminato delle
risorse che depauperano e distruggono habitat e minano la salute
della popolazione mondiale.
Bisogna
dare una vigorosa sterzata a tutto ciò, puntando a politiche green, dall'energia innovative e alternative al carbone e petrolio, ad una
razionalizzazione dei processi agricoli, riconvertire le attività
industriali e dare un forte impulso all'attività del Riciclo.
Oggi
ne abbiamo le tecnologie ma manca una vera volontà politica che
possa dare quello slancio affinché Geo, e oggi 22 aprile lo
celebriamo come merita nel cinquantenario dell'istituzione della
giornata ad esso dedicata, torni a respirare un'aria di speranza
anche perché ne abbiamo una sola di Terra al momento.